Read Online Alberto Sordi storia di un grande italiano Italian Edition edition by Alessandro Quinti Literature Fiction eBooks

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Essendo nato a Roma, ed amandola profondamente - nonostante le sue infinite ed evidenti contraddizioni - ho voluto ideare, chi mi segue lo sa, il sito tematico RaccontaRoma, con la sua lunga eBook series “Un giorno a Roma” un focus sull’attualità della città interamente disponibile in formato nell’inesauribile di .
Quale naturale derivazione ho deciso di continuare questo viaggio in vostra compagnia tracciando una serie di agili ritratti, legati a doppio filo alla storia e alla vita della Città Eterna. Personaggi - e avvenimenti - appartenenti ai più svariati contesti ed ambiti, in prospettiva diacronica dallo spettacolo alla politica, dall’arte alla cultura in genere.
Un nuovo ciclo che si è aperto con Anna Magnani, e che ora prosegue con il ritratto di un monumento alla romanità come pochi altri Alberto Sordi.
Eh già, lui, il re della commedia all’italiana che in maniera assolutamente impareggiabile ha saputo interpretare e raccontare vizi e virtù di quello che veniva - e viene ancora definito - l’italiano medio, anche se il ceto medio non si sa più dove sia andato a finire!
Lui, dicevo, l’Albertone Nazionale dai mille guizzi e dalla capacità camaleontica di entrare in punta di piedi nelle pieghe, anche le più piccole, dell’animo umano, cogliendo le spigolature, i difetti e gli eccessi che hanno caratterizzato e connotato, che piaccia o no, intere generazioni. Alzi la mano chi non si è mai riconosciuto almeno una volta nei piccoli, o grandi, atteggiamenti, riti, e perché no, vigliaccherie, o al contrario slanci coraggiosi e generosi, magistralmente messi in scena dall’immenso attore romano! È proprio il caso di dire nessuno si senta escluso. Quando si è spento, il 24 febbraio del 2003, durante l’ultimo saluto nella Basilica di San Giovanni in Laterano un piccolo aereo ha sorvolato l’area mostrando la scritta, “Sta vorta c’hai fatto piagne”; ma la folla oceanica accorsa ai suoi funerali - circa 500.000 persone - non ha mai dimenticato le tante risate, sì, forse a volte un po’ amare, che questo autentico genio dello spettacolo ha regalato al suo affezionato pubblico in tanti decenni di brillante, anzi sfavillante, carriera.